Avulsioni - estrazione terzi molari Bari

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L'intervento chirurgico di avulsione è un'operazione che fa parte della chirurgia orale. Il termine deriva dal latino evulsus che significa strappare via; difatti la procedura consiste essenzialmente nell'estrazione di un elemento dentale incluso o posizionato in maniera scorretta. In particolare questa operazione viene eseguita in misura maggiore sul terzo molare, anche noto come dente del giudizio in quanto compare alla maggiore età, di solito tra i 18 e 25 anni. Difatti il terzo molare rappresenta uno dei denti, se non l'unico, ad andare incontro ad inclusione, ossia all'incapacità di estrudere restando indovato nel tessuto osseo, o alla semi inclusione e restando invece parzialmente coperto dalla gengiva, condizione che lo predispone a ripetuti episodi di infiammazione (pericoronite). In molti casi l'unico trattamento per questa condizione è rappresentato dall'avulsione.

 

 

Quali sono le indicazioni di questo trattamento?

Il trattamento di avulsione è utile in un ampio spettro di casi clinici. Ad esempio vi si sottopongono pazienti che soffrono di patologie quali pericoroniti, lesioni all'apparato parodontale o carie. In primo luogo le periconditi rappresentano la causa più frequente di avulsione, in quanto sono legate al 95% dei casi di parziale inclusione dei denti del giudizio. Le malattie parodontali colpiscono invece più facilmente i denti adiacenti ad un dente incluso, specialmente se si tratta del terzo molare. La presenza delle carie nelle statistiche è dovuta al fatto che un dente parzialmente incluso rende difficili le corrette tecniche di igiene orale quotidiana e facilita quindi la formazione di placca e tartaro. Un altro motivo per la scelta di questo intervento può risiedere nel fenomeno di riassorbimento delle radici dentali. Inoltre, in previsione di un intervento di chirurgia ortognatica, si può scegliere di procedere con l'estrazione perché la presente del terzo molare potrebbe essere d'interferenza; stessa cosa dicasi per i trattamenti di osteotomia, implantologia o protesi. Infine, quando ci si sottopone a radio oppure chemioterapia, questo elemento dentale è più facilmente soggetto a infezione, quindi anche in questo caso si può considerare l'avulsione. Esistono tuttavia anche delle controindicazioni al procedimento, dd sempio se il paziente non manifesta nessun sintomo doloroso tipico, come infiammazioni delle gengive, sanguinamento, alitosi o mal di testa. Tuttavia l'assenza di sintomi deve essere correlata da un'assenza di problematiche non visibili; pertanto spetta solo al dentista decidere se procedere o meno. Non è consigliata l'estrazione se si incorre nel rischio di danneggiare gli elementi dentali contigui o strutture anatomiche nobili come i rami nervosi o i seni mascellari. Altre controindicazioni sono costituite da malattie o problematiche legate alla salute del paziente, oltre che un'eventuale età avanzata e/o una scarsa collaborazione all'intervento.

 

 

Come ci si deve preparare all'intervento?

Prima di procedere al trattamento è necessaria una preparazione preliminare. In primis il dentista effettua la prima visita con la raccolta anamnestica corredata ove necessario di esami ematochimici e di esami radiografici, rappresenatati almeno dall'ortopantomografia, in modo da inquadrare in primo luogo la salute del paziente e la posizione e il grado di sviluppo del dente da estrarre. Durante questa visita il paziente deve essere informato nel migliore dei modi di tutti i rischi e le complicanze, così come dei benefici che si possono ottenere. Il compito del professionista è anche quello di tranquillizzare l'angoscia che spesso si presenta nel caso in cui ci si debba sottoporre ad un'avulsione. Si tratta di un intervento di routine e non si avverte alcun dolore durante la procedura. I disturbi successivi si possono gestire con la terapia indicata dall'odontoiatra. Come preparazione all'intervento può essere utile una igiene orale professionale e, sempre su prescrizione del medico l'assunzione di collutori e antibiotici.

 

 

In cosa consiste esattamente l'intervento?

Il giorno dell'intervento si è sottoposti ad anestesia locale per prevenire il dolore. In alcuni pazienti particolarmente sensibili, se è richiesto, è possibile effettuare una sedazione. Si procede all'avulsione e terminato l'intervento, che è di durata variabile a seconda delle condizioni cliniche soggettive, si applicano dei punti di sutura conclusivi.

 

 

Che risultati si possono ottenere da questo tipo di trattamento?

La scelta di una avulsione del terzo molare di norma porta ottimi risultati risolvendo le problematiche infiammtorie a carico dello stesso e preservando i denti contigui da eventuali danni.

 


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