Gli interventi chirurgici di chirurgia rigenerativa e resettiva sono delle valide soluzioni per stadi patologici avanzati che non è più possibile risolvere con la terapia manuale e tradizionale. Nonostante ciò, molti pazienti sono titubanti e vanno avanti per anni senza una visita di controllo dal dentista, pur essendo consapevoli dello stato aggravato che risiede nel loro cavo orale. Infatti spesso il paziente fatica a masticare, ha dolori e sanguinamenti e altri sintomi spiacevoli; senza contare poi che i denti tendono a migrare, a cambiare colore e a subire altri cambiamenti che minano in maniera molto evidente l'aspetto estetico. Spesso questa reticenza è legata all'odontofobia, la paura del dentista, patologia riconosciuta dall'OMS, oppure al timore dell'invasività dell'intervento o ancora a ristrettezze economiche.
Il paziente però deve parlare con il proprio dentista per capire che i benefici derivanti da questi interventi di restaurazione vanno decisamente a controbilanciare i rischi e gli effetti collaterali. In primo luogo bisogna considerare che con queste tecniche è possibile ridurre la tasche parodontali formate, annullare le recessioni delle gengive e i difetti dell'apparato parodontale derivanti dalla patologia e sopprimere la proliferazione dei batteri che hanno causato la progressione della malattia. Inoltre è possibile andare a ricostituire tutto il tessuto che ha subito delle perdite o è proprio venute a mancare del tutto, nel corso dell'avanzamento patologico.
Si capisce dunque come i vantaggi dal punto di vista funzionali siano innegabili e soprattutto irraggiungibili se il paziente non si reca in uno studio odontoiatrico per una consulenza chirurgica; difatti né il tartaro, né la tasche parodontali possono essere pulite in modo efficace con la semplice igiene orale domiciliare, ancor meno le altre condizioni patologiche. Inoltre bloccare i sintomi in tempo può evitare che insorgano anche altre patologie sistemiche e perciò in aree extraorali, ad esempio si potrebbe incorrere in patologie cardiovascolari. Infine c'è anche l'aspetto estetico: ritrovarsi nuovamente denti dritti, bianchi e sani cambia completamente la fisionomia di una persona, ringiovanendola, e aiutandola anche dal punto di vista psicologico.
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